Eva Lagarde, Marketing and Event Director di premiumbeautynews.com ospite dell’evento online CosmoTalks “Can touchless and safe beauty be green and sustainable?” ci spiega durante uno dei webinar organizzati nell’edizione 2020 di Cosmoprof, come l’industria cosmetica possa dare risposta a due esigenze che sembrano opposte e inconciliabili.
Sicuro o sostenibile: le nostre nuove esigenze
L’industria cosmetica deve adeguarsi alle nuove misure di sicurezza e alla crescente attenzione alla sostenibilità: è possibile fornire i prodotti di bellezza in modo sicuro, mantenendo un approccio sostenibile?
In questo periodo di chiusura, c’è stata naturalmente molta attenzione da parte nostra alla sicurezza dei prodotti, alla loro non contaminazione, ma allo stesso tempo, la beauty routine casalinga e la vita casalinga hanno portato più attenzione a noi stessi nella ricerca di un packaging più “piacevole” con materiali che dessero una sensazione più naturale, come il legno o il tessuto, per sentire maggiore connessione con il prodotto e avere un’esperienza d’uso più completa.
Anche il rispetto della natura e la ricerca di sostenibilità sono state, fortunatamente, uno dei trend di questo periodo: la preoccupazione per l’aumento dell’uso della plastica causato dalle maggiori misure igieniche, l’aumento di spedizioni e imballaggi, l’impatto di tutto questo sul pianeta e sulla vita umana hanno portato a un aumento dell’attenzione dei consumatori per uno stile di vita più sostenibile (dati di Google Trends: sulla ricerca online “How to live a sustainable lifestyle” c’è stato un aumento maggiore del 4,55%, mentre il 45% dei consumatori fa scelte di acquisto più sostenibili).
Sicuro e sostenibile: un ossimoro possibile
La continua ricerca di una soluzione a entrambe le esigenze ha portato a innovazioni sicure e sostenibili nel campo del packaging per i prodotti beauty. Le informazioni sui prodotti saranno digitali, basterà scansionare un QR code: addio alle brochure, potenzialmente portatrici di contagio e poco sostenibili; ma anche nuovi, moderni espositori con sensori di movimento (Meiyume), per evitare il contatto e anche lo spreco di prodotto; campioni di profumo su carta (iDscent), campioni di prodotto in confezioni monouso e monomateriale per un riciclo più semplice o su materiale compostabile (Livcer, Berry Bramlage), sono solo alcuni esempi.
Anche nel campo degli accessori la ricerca del consumatore è nel non toccare più il prodotto, né il viso con il flacone: ecco le nuove spatole in legno e bamboo (Cosmogen), i flaconi riutilizzabili refill con la punta lavabile per i prodotti liquidi (Texen, HCT Group).
Le confezioni intelligenti
Una delle innovazioni più tecnologiche è quella delle confezioni e degli accessori antimicrobici: in Europa siamo sempre stati meno attenti all’igiene rispetto all’estremo oriente, ma con il diffondersi del virus anche da noi l’esigenza è mutata. Ecco quindi affacciarsi sul mercato pennelli costruiti con materiali che eliminano fino al 99.99% dei microrganismi presenti sugli stessi come microsfere di ceramica o il rame (Asquan & Pylote, Element Micro CuTech); nascono confezioni igienizzanti grazie agli infrarossi (Element Packaging). Si moltiplicano i flaconi airless, ossia i flaconi che impediscono all’aria di rientrare nella confezione dopo averlo usato: questi ultimi, anche se presenti sul mercato da diversi anni, sono stati innovati dalla possibilità di essere riutilizzati, divisi in ogni loro parte per essere riciclati completamente o prodotti in un unico materiale (Lumson, Wista, Premi beauty). I flaconi airless sono anche i migliori per utilizzare meno conservanti, un’altra esigenza del mercato, sempre più attento alle formule naturali.
Le confezioni sostenibili
Alle esigenze di maggiore sostenibilità rispondono i materiali compostabili derivati da materie prime vegetali come il green PET o il PE (Pibiplast, Capardoni), oppure più facilmente riciclabili come il vetro (Virospack); una risposta meno radicale ma comunque molto ricercata sono i flaconi riutilizzabili (refill), i flaconi di plastica riciclata, i flaconi monomateriale interamente riciclabili.
La sezione del Cosmoprof dedicata al packaging è Cosmopack
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CLAUDIA FERRETTI
Sono in viaggio verso la sostenibilità. Quello che ho imparato finora in questo viaggio, l’ho sempre condiviso: in un libro per fare il sapone in casa, su un blog di ricette naturali e durante i miei corsi di autoproduzione. Perseguo la sostenibilità ambientale, abbinata alla salute della pelle: divulgando e vivendo quotidianamente, con passione, buone pratiche ecologiche.
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